UNA ROSA NEI TRUCIOLI
Una lettera mai spedita……..
CHI SIAMO ?. CHI SONO ? . ma come non ti ricordi ?.Ci siamo incontrati tante volte, quando vivevamo in un’altra vita. Quando tu eri miei pensieri ed io m’illudevo di essere nei tuoi. Molte volte mi hai chiamato, sempre per farmi riparare qualche cosa : una volta la gru a bandiera
Poi fu la volta delle centrifughe manuali, ogni tre giorni avevi bisogno di un cesto, sempre diverso e da fare su richiesta, quante volte mi hai chiamato per la centrifuga automatica, quella molto vecchia, usata per anni per disoleatore i pezzi quando tuo padre non voleva accendere la macchina per il lavaggio o lo sgrassaggio, ma si accontentava di risciaquarli con del kerosene per poi asciugarli con la centrifuga Poi tuo padre acquistò un impianto completo per il trattamento de truciolo e tu avevi sempre più bisogno di me… come meccanico però. Anche se io, ogni volta, stupidamente m’illudevo.
Poi però tu, senza dire una parola, sei stata molto chiara. Fu quel giorno che ti regalai una rosa e che tu, per spiegarti bene, buttasti immediatamente nel trituratore. Per parte mia mi limitai ad osservare, con malcelato fastidio, quel gesto che mi fece un po’ male. Ricordo il triturato di rose che si mescolava con il truciolo , mentre insieme finivano nella coclea dosatrice, che alimentava il setacciatore, che a sua volta scaricava tutto su un nastro trasportatore di tipo raschiante, Questo, non essendo ben lubrificato, quel giorno aveva un cigolio triste, che pareva un lamento.
La rosa ed il truciolo trascinati dal trasportatore percorsero insieme una breve salita, poi finirono dentro ad una centrifuga automatica a cicli ripetuti, poco importa chi l’avesse costruita, era comunque la fine di una grande illusione Nello specifico si trattava di una Rousselet by Bonfiglio, ma poteva essere anche una Cumat, una Patberg, oppure una Cosema, oppure ancora una Steimel e il risultato sarebbe stato lo stesso.
Tu, che oggi fai la manager di una grande azienda, mi puoi chiamare quando vuoi, intendo come meccanico oppure come fornitore di macchine ed attrezzature. Non temere: le rose le ho finite, così come il tempo per regalarle ancora Nei mio campo però sono ancora il migliore ; lavatrici, centrifughe, lavacentrifughe, burattatrici, disoleatori, impianti completi per la gestione del truciolo, in genere la finitura delle superfici sono sempre la mia specialità.
Ti mando un abbraccio ed caro saluto
PROCESSO DI CENTRIFUGAZIONE
LA NOSTRA PRODUZIONE……………….:
SIAMO PRONTI A TUTTE LE VOSTRE ESIGENZE, CONTATTATECI:
LA CENTRIFUGAZIONE DEL TRUCIOLO
tecnologia base dell’economia circolare in ambito metallurgico
La pulizia dei trucioli metallici dall’olio o dai lubrorefrigenti acquosi usati nelle lavorazioni che li hanno prodotti, si esegue normalmente per centrifugazione, ovvero per mezzo di estrazione meccanica del liquido dalla massa del truciolo con la sola forza centrifuga. Le macchine che eseguono tale processo, sono tecnicamente degli IDROESTRATTORI, normalmente dette CENTRIFUGE INDUSTRIALI, oppure CENTRIFUGHE DISOLEATRICI. Questo tipo di pulizia, fatto con la sola forza meccanica, non aggiungendo fluidi diversi ( come ad esempio acqua e/o agenti lavanti ), rende utilizzabile anche l’olio recuperato.
DALLA DISOLEAZIONE DEL TRUCIOLO SI OTTIENE :
MPS ( Materia Prima Secondaria ) … il truciolo pulito.
OLIO ( Identico a quello utilizzato ) … riutilizzabile al 100%
IL TRUCIOLO PER ESSERE CLASSIFICATO MPS:
Quindi vendibile a fonderie e/o a raffinerie di metalli, deve avere deve avere le seguenti caratteristiche :
PUREZZA METALLURGICA … non ci devono essere mescole
RESIDUO ORGANICO ( olio ) inferiore a 1%
PEZZATURA OMOGENEA
ASSENZA DI CORPI ESTRANEI
NON A CASO SI PARLA DI TRATTAMENTO DEL TRUCIOLO
E non della sola centrifugazione, perché è anche necessario dividere i metalli per conservare le loro caratteristiche metallurgiche, così come è necessario soddisfare le altre prescrizioni normative. Tutto questo per dire che per realizzare una efficiente economia circolare, in ambito Meccanico e Metallurgico, il truciolo assume importanza primaria, così come la sua pulizia, sua selezione e la sua classificazione. Un esempio: noi possiamo anche disoleare e centrifugare benissimo, ma se poi mescoliamo l’ottone con il ferro, il primo perde valore in modo sensibile. Dunque: CENTRIFUGARE, SELEZIONARE, CLASSIFICARE..
IL MERCATO DEL TRUCIOLO,
Riconosce il prezzo più alto al MPS certificato e garantito, pronto forno. Ovvero al truciolo centrifugato, con residuo umido inferiore all’1%, che rientra nei parametri sopra indicati, in modo da consentire al fonditore e/o al raffinatore di metalli di introdurlo con sicurezza nel forno, senza preventive lavorazioni.
Se al contrario offriamo trucioli sporchi di olio ed in condizioni diverse da quelle ottimali, questi ci saranno pagati di meno, perché prima di utilizzarli chi li acquista li deve lavorare. In alcuni casi solo centrifugare, in altri anche selezionare in base al metallo e o alla pezzatura. Ora, visto che le imprese attrezzate per fare questo lavoro sono poche, si possono anche permettere di imporre i prezzi. Per contro l’azienda che deve vendere il truciolo con una un’alta percentuale di olio non ha molti compratori.
L’ELEVATA RESA ECONOMICA DELL’OPERAZIONE,
Che sia necessario centrifugare la tornitura per disolearla lo dicono in molti, in primo luogo ce lo dice una legge dello stato italiano, però dovrebbe dircelo ancora prima il nostro buon senso ed il nostro portafoglio. La più grossa idiozia che un un imprenditore può fare è quella di spendere dei soldi per lavorare male ed essere contemporaneamente fuori norma.
Per ricapitolare: alla perdita di denaro, dovuta all’olio non recuperato, si somma la perdita di valore della tornitura e la perdita di potere contrattuale con il commerciante. Inoltre si lavora male perché all’interno di un’officina dove il truciolo non viene centrifugato si generano condizioni di untuosità che danno fastidio e che creano rischi per gli operatori e per i servomezzi, aumentando gli incidenti. Cosa, quest’ultima, che spesso porta l’azienda ad operare al di fuori delle norme sulla prevenzione degli incidenti sul lavoro, legge 626 compresa.
CONCLUSIONE.
Da qualsiasi punto di vista la si voglia esaminare, l’azione di smaltire della tornitura contaminata di olio, la possiamo definire antieconomica e poco lungimirante. Quando usciamo da un’officina e sentiamo l’esigenza di pulirci le scarpe prima di entrare in ufficio o prima di salire in macchina è ovvio che abbiamo calpestato dell’olio ma è come se avessimo calpestato dei soldi seminati in giro da un imprenditore sprecone.
L’economia circolare di TecnoMacchine srl è : truciolo e oltre … dove per il metallo c’è un altra vita.